Esperimenti di “lettura ad alta voce” di Ida Rampolla del Tindaro
Interessanti esperimenti di lettura ad alta voce
La lettura, come è stato ripetutamente detto, non è certo il passatempo preferito degli italiani. Negli altri paesi è normale vedere, nelle metropolitane, nei tram, nei treni, nei giardini pubblici, persone con un libro in mano, immerse nella lettura : da noi questo non avviene. La colpa viene sempre data alle nuove tecnologie, che allontanano i giovani dai libri.Eppure le statistiche dicono che i giovani leggono molto più degli adulti e degli anziani, che non sono certo schiavi di tablet e smartphone.
La lettura non dunque ancora diventata, da noi, un’abitudine di vita: ed è proprio a questo che tendono nuove innumerevoli iniziative che hanno coinvolto, con crescente successo, anzitutto le scuole e che mirano a creare il gusto e l’ amore per il libro. Un amore che dovrebbe accompagnare l’uomo in tutte le fasi della sua esistenza..
. Tra l’altro, negli Stati Uniti si sta verificando, proprio su richiesta dei lettori, un ritorno alla carta stampata che avrà possibili ripercussioni anche da noi. Per quanto riguarda i giovani, la ricerca ha poi dimostrato che l’abbandono della lettura a favore del mondo digitale non agevola la comprensione, la riflessione e l’analisi critica, con conseguenze negative sulla formazione degli studenti.
Si sono anche moltiplicati gli studi scientifici che dimostrano l’utilità della lettura sin dalla primissima infanzia, , sotto forma di ascolto, come dimostra il progetto “Nati per leggere”, nato nel 1999 su iniziativa dell’Associazione culturale pediatri, l’Associazione italiana Biblioteche e il Centro per la salute del bambino. Il progetto che ha coinvolto educatori, genitori e pediatri, prevede la lettura ad alta voce di cui sono stati già riscontrati i numerosi benefici effetti sui bambini, in quanto agevola il rapporto affettivo tra chi legge e il bambino e stimola in quest’ultimo l’attenzione, l’immaginazione e le conoscenze linguistiche.
La lettura ad alta voce, però, non è certo una novità. Com’è noto, la poesia e la letteratura esistevano prima della scrittura. Gli aedi, i menestrelli e, fino a tempi recenti, i cantastorie, diffondevano nelle strade e nelle piazze le antiche leggende rielaborate in forma poetica, portandole a conoscenza del popolo.
Dell ’importanza della lettura a voce alta si è accorta da tempo anche la scuola.
Nei Programmi didattici del 1985 si dice: “La prima esperienza di lettura da parte del fanciullo, che deve essere protratta per tutto l’arco della scuola elementare, è sentir leggere l’adulto, cioè sentirgli eseguire oralmente la lettura di testi di vario tipo(… ) L’insegnante, anche testimoniando le sue consuetudini alla lettura, stimola e accresce le motivazioni a leggere”
La lettura viene così messa al centro del processo educativo: e quella ad alta voce è considerata il sistema più efficace per farla amare anche attraverso l’esempio.
Tra le iniziative più recenti, merita di essere citata quella di tredici comuni della Barbagia, in Sardegna, che, grazie a un gruppo di lavoro coordinato dal Centro ragionale di documentazione biblioteche per ragazzi, ha creato un calendario con molti suggerimenti utili per la lettura ai bambini dai tre mesi ai sei anni di età, dunque nel periodo prescolare.Per quanto riguarda gli adulti, invece, la lettura ad alta voce ha ispirato parecchie iniziative di successo, che hanno messo in moto manifestazioni e attività di ogni genere. RAI 3 ha organizzato trasmissioni basate sulla lettura di capolavori letterari, dai Promessi Sposi a Pinocchio al Nome della rosa, letto in più puntate da Moni Ovadia.. E tutti ricordano certamente le folle strabocchevoli che hanno riempito le piazze per ascoltare la Divina Commedia letta da Benigni. Interessanti esperimenti di letture di capolavori letterari sono stati fatti anche in ambito universitario
Questi successi hanno portato alla creazione dei Circoli LAAV , Circoli di lettura ad alta voce, che fanno capo a NAUSIKAA, un’associazione che si occupa di produzione artistica e culturale e che promuove il valore della lettura quale promotrice di benessere in tutti i sensi.
Per quanto riguarda il benessere fisico, non a caso è sorta anche una nuova scienza , la “ Biblioterapia”, che attribuisce alla lettura, sulla base di prove scientifiche, effetti addirittura terapeutici ( ma dell’utilità della lettura da questo punto di vista si erano già accorti gli antichi, a cominciare da Aristotele !)
I circoli LAAV, insieme ad altri enti e associazioni, hanno dato vita al progetto Booksound “ I libri alzano la voce “ basato sul piacere della scoperta dei libri e sul la condivisione con altri di questo piacere. La lettura ad alta voce ha portato inoltre al sorgere di una nuova categoria di volontari che operano nei più svariati ambienti: dagli ospedali alle case di riposo, dai circoli culturali alle case famiglia e ai centri che accolgono disabili o malati gravi, per i quali la lettura è un grande elemento di conforto.
Negli incontri di lettura ad alta voce c’è dunque anche un risvolto umano e sociale, che favorisce l’incontro, lo scambio di idee e i momenti di interazione.
Naturalmente i volontari hanno bisogno di un’adeguata formazione, anche perché la loro presenza viene richiesta sempre più spesso anche in occasione di eventi particolari, in cui animano delle letture specifiche, come è avvenuto a Napoli durante il Bike Festival. Il Comune di Milano, che nell’edizione di Bookcity del 2015 aveva siglato con vari enti il Patto per la lettura, allo scopo di creare un’attività di promozione della lettura continuativa nel tempo, ha già organizzato dei corsi per i volontari ed ha emanato un bando per cercarne altri
Palermo, in tutto questo fervore di iniziative, è rimasta indietro, salvo che nelle scuole. Basti citare, fra le varie manifestazioni svoltesi in occasione del progetto “Libriamoci” , che prevede letture ad alta voce in classe, quella del liceo De Cosmi, in cui le professoresse Anna Maria Dispenza e Patrizia Lipani hanno organizzato letture delle fiabe del Pitrè e dei Miti e leggende di Sicilia.
L’Accademia di Sicilia si è inserita in questo filone organizzando all’Istituto dei Ciechi degli incontri di letture ad alta voce di autori siciliani ( ma sono previsti anche degli stranieri) . La prima manifestazione è stata dedicata all’ascolto di una novella di Tomasi di Lampedusa ” Lighea” che gli ascoltatori hanno avuto l’emozione di sentire letta dallo stesso autore, nell’unica registrazione esistente.
E’ seguita la lettura di due significativi racconti tratti dall’opera di una scrittrice di successo molto sensibile alle tematiche psicologiche e sociali, Sandra V. Guddo, che nel suo volume “ Tacco 12 Storie di ragazze di periferia “si è ispirata ad episodi autentici della vita di ragazze dei quartieri a rischio di Palermo. I racconti, che hanno profondamente colpito l’uditorio per la forza espressiva con cui era resa la drammaticità delle vicende, sono stati letti dalla stessa autrice e dalla prof. Lipani, docente al De Cosmi.
La stessa scuola ha ospitato un altro incontro, in cui, sono state lette le poesie di un noto poeta siciliano, Giuseppe Pappalardo, che ha anche illustrato, servendosi di diapositive, la storia e l’evoluzione del dialetto e i vari apporti linguistici dovuti alle numerose dominazioni che si sono susseguite nell’isola. Ha poi letto alcune poesie di grandi autori siciliani del passato e alcune delle sue poesie pubblicate nella su più recente raccolta “ Contraventu “ che ha già avuto numerosi premi.
La lettura è stata intervallata da musiche e canzoni del folklore siciliano cantate dalla bravissima cantnte, attrice e regista Egle Mazzamuto, collaboratrice di Franco Scaldati in tanti spettacoli di successo . La parte musicale è stata curata dal famoso chitarrista Tobia Vaccaio, già collaboratore di Rosa Balistreri.
I numerosi alunni presenti hanno avuto così modo di scoprire tanti aspetti a loro sconosciuti dell’arte siciliana nelle sue molteplici espressioni. L’esperimento sarà ora continuato con altre iniziative proposte da Sandra V. Guddo, che farà conoscere nuove interessanti creazioni di autori siciliani contemporanei che hanno seguito il corso, da lei diretto, di “ Scrittura Creativa” allargando ulteriormente l’esperimento ad altre associazioni culturali quali ” Ottagono Letterario ” e ” Unipop Palermo” la nuova università popolare di cui fa parte il presente blog.
Ida Rampolla del Tindaro