I Linguaggi dell’anima. Rita Gambino a cura di Graziella Bellone
I LINGUAGGI DELL’ ANIMA
Mostra personale di Rita Gambino
A cura di Graziella Bellone
esposta presso la sala Pitrè
dell’Università Popolare Palermo
Via Parrini 14, a
Ciò che affascina e colpisce nella produzione dell’artista palermitana è la forza prorompente e nel contempo il lirismo dei suoi colori, la sua capacità di sapere trasmettere la marcia di un’anima ricca di pulsioni emotive, sensibile e appassionata come la stessa pittrice.
Un’arte, quella della Gambino, che non rappresenta un semplice sentimento del paesaggio o una riproduzione di luoghi vissuti e non, ma che tocca le corde del nostro animo, mettendo in relazione e facendo dialogare i due mondi quello esterno visibile fatto di bisogni, aspettative, motivazioni e quello interno carico di pathos, in cui si alternano i ricordi, le situazioni le stagioni della sua vita, ma offerto e raccontato qui senza timori.
Quindi i paesaggi che animano quasi sempre le sue tele sono metafora e misura del suo Io profondo: colline sinuose e macchie arboree adorne di voluttuosi verdi, gli azzurri smaltati del cielo e del mare o i campi accarezzati dal vento , le movenze dei fiori come metafora alla vita, ma anche i volti e i ritratti spesso autoritratti che disegnano i contorni di un’identità che vuole essere definita, mantenuta e a volte protetta, sono tutti sinonimi e simboli dei suoi stati d’animo e della sua emozionalità. Altre volte è una solitudine che vibra attraverso i colori decisi e passionali o un’inquietudine manifesta nella rappresentazione di un crepuscolo o di un notturno come specchio dell’esistenza introiettato ma esternato in quanto luogo dell’anima .
Mi piace allora presentare questa raccolta di dipinti di cui abbiamo scelto i più rappresentativi, che coprono la sua carriera artistica dal 2000 ai giorni nostri, come un reportage fatto non solo di immagini ma di capitoli di vita. Tratti raffinati ed eleganti, pennellate morbide ed un forte dinamismo sono i campi in cui la pittrice evoca ricordi e sentimenti.
Il suo paesaggio vive di una grande poeticità, è come un’immagine che si muove tra sogno e realtà , uno specchio dell’anima ove il colore veicola visioni intimistiche e oniriche.
Attraverso le sue opere, infatti, Rita Gambino attua un continuo processo di scambio tra conscio ed inconscio, attua potremmo dire, quel processo di compensazione junghiano per cui più la vita reale conscia, appare rigida, travagliata, unilaterale, più essa troverà nell’inconscio un contrappeso, quasi un soccorso.
Così nascono le sue raffigurazioni, scenari reali e al contempo onirici, come dei flash che assumono la forma di spazi itineranti, vibranti di emozioni e di ricordi, dove ciascuno può provare ad addentrarsi e ritrovarsi.
Cromie avvolgenti illuminano le sue tele in cui predominano colori accesi, a volte contrastanti, ma sempre discorsivi, che dal pennello rimandano alla bellezza compositiva e alla tensione che ne traspare.
Si avverte, quindi, la presenza di una spiritualità profonda come se ci fosse la rappresentazione di quanto si agita nell’animo della pittrice, delle sue sensazioni, delle domande e dei dubbi che abitano la sua coscienza. Rivivono i ricordi di momenti vissuti, cose viste e mai dimenticate, attimi lontani sospesi nel tempo e rievocati in modo a volte bizzarro e violento ma sempre con una instancabile e personalissima voglia di venir fuori.
La sua pittura così si rivela uno strumento immediato ed efficace di comunicazione e relazione con l’altro. La capacità di Rita Gambino sta proprio nel coinvolgere l’astante con i suoi vibranti racconti visivi, è frutto di una personale ricerca e di una tecnica sapiente e raffinata, di una forte carica sentimentale che consente, dopo una traslazione dei suoi vissuti più profondi, di immedesimarsi nella sua inquieta condizione esistenziale che per molti aspetti rispecchia quella dell’uomo contemporaneo costretto a convivere con l’incertezza e con una crisi di identità, una liquidità per dirla con Bauman che avvolge tutta la nostra vita, anche le relazioni umane.
E’ questo il motivo per cui ci sentiamo così vicini alla pittrice che riesce a rappresentare i moti della psiche grazie all’espressione stilistica e cromatica che conferisce alla sua produzione e che le permette di essere un gioiello nel panorama dell’arte contemporanea.
Graziella Bellone