LA VIOLENZA MASCHILE CHE UMILIA LE DONNE
Recensione di Pippo La Barba
L’8 marzo, in occasione della festa della donna, è stato rappresentato al Teatro Sant’Eugenio di Palermo “Ciclo interrotto”, otto monologhi recitati da attrici di livello
Con la regia attenta di Marco Pupella lo spettacolo Ciclo interrotto ha suscitato grandi emozioni facendo riflettere sulla condizione femminile. Lo spettacolo è il primo della rassegna “Public-Azione”, che racchiude sette performance di teatro impegnato messe in scena al Sant’Eugenio tra marzo e aprile.
Lo chiamano “amore malato”. In realtà non è né amore né malattia. Più verosimilmente un retaggio culturale duro a morire, che considera ancora oggi la donna subalterna alla volontà prevaricatrice del “maschio”.
Descritte con grande pathos storie di donne ai margini, attraverso testi letterari e iconografici sulla figura femminile. Particolarmente efficace il testo di Gianfranco Perriera “Violenza vola via”, da cui è stato tratto un corto cinematografico.
Otto le attrici in scena: Daniela Pupella Melluso, Lavinia Pupella, Giuditta Perriera, Elena Pistillo, Rossella Leone, Irene Enea, Sandra Zerilli e Patrizia Veneziano.
Tutte hanno rappresentato con intensa partecipazione emotiva, anche se con tonalità e sfumature diverse, storie tremende di umiliazioni psicologiche e di sevizie fisiche quasi sempre consumate tra le mura domestiche sotto una apparente e ipocrita “normalità”.
Lo spettacolo, nella sua semplicità scenica e ritmato da musiche sobrie e struggenti, è un contributo alla campagna di denunzia della violenza di genere, che negli ultimi tempi registra una allarmante escalation che rischia di vanificare conquiste sociali che sembravano acquisite.
Pippo la Barba