Sandra Guddo 3

NODI DI DONNA  PALMA CIVELLO

La Letteratura contemporanea è stata avara con le donne; se si fa eccezione per il dramma di Henrik Ibsen “ Casa di Bambola “ ( 1879) e per il romanzo di Gustave Flaubert “ Madama Bovary ( 1856) , non troviamo altri autori che si sono impegnati nel racconto del mondo femminile.

Nella nostra Università, nota come Unipop, invece si presta grande attenzione e ascolto alle storie di donne. Lo dimostra anche il fatto che nel giro di poco tempo abbiamo già accolto diverse storie al femminile a cominciare da “ Via Paganini, 7” di Miryam De Luca “ a “ Da qui si vede il mare “ di Enrichetta Palmeri, senza contare che io stessa sono l’autrice di racconti di giovani donne, raccolti in “ Tacco 12. Storie di ragazze di periferia”.

E adesso Palma Civello ci fa dono della sua ultima fatica letteraria con “ Nodi di donna”

Il libro di Palma Civello “ Nodi di donna”è da tenere a portata di mano, sul comodino o dove vogliate, come antidoto contro la tristezza, contro  il pessimismo e una visione buia della vita. Una lettura gradevole per tirare su il morale ed accrescere l’autostima.

Sì! perché gli otto racconti contenuti nel libro hanno il sapore della favola con tanto di lieto fine della serie “ e vissero felici e contenti”. Soltanto che il lieto fine non prevede l’ immagine della  bella fanciulla salvata dal suo principe azzurro ma rappresenta donne che, facendo leva sul loro coraggio, non si arrendono difronte alle difficoltà ma lottano e si impegnano per raggiungere i loro obiettivi con determinazione ed intelligenza, con perseveranza e prudenza. Non si lasciano travolgere dagli eventi ma cercano di controllarli a loro favore. Ciò accade in tutti i racconti tranne che in “La cercatrice di conchiglie” dove viene raccontata la dolorosa storia di una madre a cui è stato sottratto il figlio dallo stesso marito e che non riuscirà più a rivedere. Il racconto si chiude con una poesia davvero toccante che sicuramente ascolteremo. Ed è proprio da questo racconto che si è generata l’idea, tramutata poi in progetto grafico, di creare la copertina del libro che riporta tante conchiglie mescolate ai nodi di una fune. Nodi che si sveleranno essere il filo conduttore di tutti gli otto racconti.

Un libro gradevole, dicevo ad apertura del mio intervento, non soltanto per il contenuto di questi racconti che apre uno spaccato sul mondo delle donne con le loro ansie ed inquietudini, con i loro sogni e le loro speranze. Un mondo magico e misterioso da cui emerge la forza delle donne che non è mai forza bruta ma quella forza che nasce dalla sopportazione, dalla pazienza, dalla tolleranza e dall’amore.

La lettura è resa particolarmente piacevole in quanto Palma Civello utilizza un linguaggio semplice, familiare e colloquiale intriso a volte di una sottile ironia che denota una abilità narrativa non indifferente. Una capacità di analisi e di saper cogliere i dettagli come in” Insonnia “in cui vengono ironicamente analizzati i rimedi di una donna per combattere l’insonnia che si svelerà, in quel contesto, un’arma vincente che le consentirà di scoprire i tradimenti del marito fedifrago. Palma riesce altrettanto bene nella ambientazione e nella descrizione di luoghi cogliendo atmosfere ed odori come in “ Il caffè a tutti i costi“ dove racconta la paura di una donna che è stata rapita per chiederne il riscatto. Paura che Ella saprà controllare e da cui saprà trarre l’energia necessaria per reagire e volgere la vicenda a suo favore.

La sua abilità viene confermata anche dal fatto che Ella utilizza con eguale efficacia come voce narrante l’uso dell’Io o della terza persona. Capacità di far dialogare i personaggi in modo plastico sia che il dialogo avvenga attraverso le chat, come nel racconto “Non è mai troppo tardi”.  Zoe. la protagonista della vicenda proprio grazie alla chat, ritrova un caro compagno di scuola di cui, a suo tempo, si era invaghita. La stessa efficacia hanno i dialoghi che si svolgono direttamente tra due persone che si trovano vis a vis come nel racconto “Il Concerto” in cui Palma Civello, forse dando sfogo alla sua grande passione per la musica, immagine che una donna, inseguendo i suoi sogni a dispetto di tutto e di tutti, ha un convincente dialogo con un famoso cantante che infine la inviterà a salire nella sua camera d’albergo per parlare di certi progetti.

Ma non è un libro di genere, stereotipato ed ancora a rivendicazioni femministe, piuttosto si tratta di un libro adatto a qualsiasi lettore uomo o donna che sia, anche se, personalmente non approvo le scelte fatte da alcune protagoniste dei racconti. Ma questa è soltanto una mia opinione.

Adesso vorrei concludere con una riflessione di Sir William Golding (vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1983 ), che dedico a tutte le donne e a tutti gli uomini presenti, con una sola raccomandazione: riferitelo a chiunque dubiti ancora del valore della donna!

“ Credo che le donne siano pazze a pensare di essere uguali agli uomini. Sono di molto superiori da sempre. Qualunque cosa tu dia a una donna, lei la migliora. Se le dia dello sperma lei ti dà un bambino. Se le dai un’abitazione lei ti dà una casa, Se le dai del cibo lei ti dà un pasto. Se le dai un sorriso lei ti darà il suo cuore”

Sandra Vita Guddo

aprile 2018