I cantastorie siciliani giravano la Sicilia in lungo e in largo; erano nei centri urbani ma anche nei piccoli paesi, in occasione della festa del santo patrono, per le fiere, nel periodo della mietitura cioè quando gli animi erano più portati alla socialità e c’era qualche soldo in tasca.
Alcuni grandi cantastorie avevano uno stile riconoscibilissimo ed hanno creato delle scuole in cui i seguaci imitavano le forme e lo stile.
Argomento principale delle loro storie sono i potenti, i mafiosi, l’amore,le storie di omicidi passionali, ale vventure di eroi popolani.
Il pubblico si immedesimava in queste storie ed amava spassionatamente i cantastorie. Alcune di queste storie erano delle vere e proprie telenovelas.
I cantastorie più famosi: Gaetano Grasso di Paternò (CT), Paolo Garofalo di S.Cataldo (CL) e Orazio Strano di Riposto (CT) pionieri e caposcuola dei cantastorie. \
E poi Ciccio Busacca, Fortunato Sidoti, Paolo Garofalo, Enrico Belladonna di Catania, Luciano Palmeri di Paternò (CT), Rosita Caliò, Paparo Francesco detto Rinzinu di Paternò (CT), e Vito Santangelo di Paternò (CT).
Per la generazione contemporanea ricordiamo; Franco Trincale di Militello Val di Catania, Peppino Castro di Dattilo (TP), Saru Cavagna di Niscemi (CL) , Nonò Salamone di Sutera (CL), Fortunato Sindoni di Barcellona (ME).